La miopia
In questo periodo di epidemia da coronavirus, a causa del conseguente lockdown, i nostri bambini sono stati costretti a un forzato domicilio. Abbiamo così visto una riduzione delle ore trascorse all’aria aperta ed un aumento delle ore trascorse ai monitor (complice la didattica a distanza).
Quest’ultima situazione può portare a problematiche oculari anche per i più piccoli?
La miopia è un difetto refrattivo in cui le immagini vengono viste sfocate da lontano mentre rimane buona la visione da vicino. Non è una patologia tipica solo dell’adulto, infatti si sa oggi che l’età piu’delicata è quella che va dagli 8 ai 13 anni. In questi anni abbiamo visto un forte incremento della miopia anche e soprattutto in età scolare. E in tutto il mondo.
Si stima che nei pazienti asiatici a 15 anni ci sia una incidenza di miopia pari al 100%. In Europa ed in Italia i pazienti stanno decisamente aumentando.
Diverse sono le cause:
Dalla miopia non si guarisce: una volta che insorge non regredisce e può eventualmente peggiorare se non si adottano comportamenti correttivi.
Se la miopia progredisce può diventare degenerativa ed associarsi a un maggiore rischio di sviluppare in età adulta patologie oculari come il distacco di retina, il glaucoma e la maculopatia miopica.
Numerosi studi sono stati fatti in questi anni per cercare di contrastarne l’aumento ed è emerso che la prolungata e costante attività di sforzo da vicino da parte dell’occhio sia un fattore determinante nella progressione. È sempre più in aumento, soprattutto da parte dei giovanissimi, l’impiego di dispositivi elettronici come telefonini, computer e tablet. L’abuso di questi strumenti, imprescindibili al giorno d’oggi, è una delle concause più importanti per questa problematica.
Un primo comportamento correttivo, per quanto sia banale da rimarcare, è quello di ridurre il tempo di esposizione a questi dispositivi.
Un altro provvedimento utile è quello di trascorrere almeno due ore al giorno all’aria aperta, in modo da “riabituare” l’occhio a contemplare elementi posti su più piani di distanza e non solo in prossimità.
Il tutto sperando di poter tornare al più presto alle nostre abitudini appena finita questa pandemia.
Medico Specialista in Oftalmologia