La celiachia
La celiachia è un’enteropatia auto–infiammatoria permanente scatenata dall’ingestione di glutine in soggetti geneticamente predisposti. Il glutine è la frazione proteica alcol–solubile di grano, orzo e segale.
La prevalenza della malattia si aggira intorno all’1% della popolazione e nell’ambito delle famiglie con un malato può raggiungere il 10% circa. La prevalenza risulta elevata anche in altre malattie (S di Down, S di Williams, Diabete mellito insulino-dipendente, tiroidite cronica).
I sintomi con cui la celiachia si manifesta sono estremamente variabili, sia per gravità che per gli organi e sistemi colpiti. Si va da forme molto gravi con diarrea e perdita di peso a forme con sintomatologia sfumata o assente. Si parla di celiachia silente nei casi in cui la diagnosi viene fatta in ambito di piani di screening in assenza completa di sintomi. La celiachia potenziale è caratterizzata da esami sierologici positivi con biopsia intestinale normale.
Le persone celiache tendono anche a sviluppare malattie autoimmuni più frequentemente della popolazione generale: la tiroidite autoimmune, il lupus sistemico eritematoso, il diabete di tipo 1, epatiti, vasculiti, artriti, la sindrome di Sjögren. L’associazione tra queste malattie e la celiachia può anche avere una natura genetica.
Diagnosi
Il sospetto diagnostico viene in genere posto dal Pediatra di Libera Scelta che prescrive gli esami specifici
La cura della celiachia si basa sulla esclusione completa dalla dieta di tutti gli alimenti contenenti glutine.
Seguire una dieta priva di glutine significa cambiare stile di vita, ovvero:
L’Associazione italiana dei pazienti celiaci e alcuni siti istituzionali sanitari danno indicazioni dettagliate su quali siano i prodotti permessi e quali quelli vietati nella dieta senza glutine.
La dieta senza glutine o gluten free diet, talora definita “aglutinata”, determina la scomparsa dei sintomi eventualmente presenti prima della diagnosi, la graduale normalizzazione della mucosa intestinale e la negativizzazione degli anticorpi presenti in fase florida.
Il trattamento con dieta senza glutine deve essere rigoroso e continuativo per tutta la vita.
I pazienti che interrompono la dieta rigorosa senza glutine sono a rischio di sviluppare patologie più gravi, come la celiachia refrattaria (non risponde alla dieta senza glutine), e nel lungo periodo (decenni) anche tumori intestinali.
ATTENZIONE…
La dieta senza glutine deve essere indicata dal medico in caso di patologia conclamata e non autoprescritta dai genitori o dai pazienti stessi.
La dieta gluten free non deve essere vista come una dieta “salutistica”, risulta infatti relativamente povera di fibre e di micronutrienti. A volte possiede un elevato numero di acidi grassi saturi e idrogenati (utili per migliorare l’elasticità in fase di panificazione altrimenti ridotta a causa dell’assenza di glutine) e potrebbe aumentare l’indice glicemico e il carico glicemico del pasto (mais e riso, cereali naturalmente privi di glutine, hanno un indice glicemico più alto del frumento).
Medico Specialista in Pediatria, Pediatra Gastroenterologo