Il virus dell’influenza provoca problematiche sulle vie aeree, a volte problematiche intestinali, malessere generalizzato e febbre.
I sintomi sono gli stessi che sono provocati dall’infezione da coronavirus,
perciò la vaccinazione antiinfluenzale, evitando la malattia da virus influenzale, facilita la possibilità di diagnosi differenziale di fronte ad un eventuale contagio da coronavirus.
Anche se infatti è vero che i bambini contagiati da coronavirus sono per lo più asintomatici, qualora presentino la sintomatologia tipica dell’influenza e siano stati vaccinati contro l’influenza permettono di indirizzare una diagnosi differenziale verso un sospetto di Covid 19. Anche se si debbono comunque tener presenti tutte le forma parainfluenzali.
Alcune indicazioni:
- I bambini possono essere vaccinati dopo i sei mesi.
- Nei mesi precedenti, data la trasmissione per via aeree, se una mamma che allatta ha l’influenza, è bene che utilizzi una mascherina.
- In caso di allattamento con latte formula è bene che altri si occupino della gestione del bambino.
- È comunque importante che la mamma e le persone vicine al neonato siano vaccinate.
I bambini sono molto spesso contagiati dal virus influenzale. I rischi sulla loro salute sono meno importanti specialmente dopo i primi anni di vita. Nei primi anni invece i bambini presentano a volte una labilità bronchiale che viene sollecitata dal virus e che può provocare crisi di broncospasmo.
È necessario vaccinare tutti i bambini con patologie a rischio
Negli anni successivi l’influenza comporta difficoltà di gestione della malattia costringendo i bambini a casa, ma i bambini contagiati dal virus influenzale sono a loro volta molto contagianti e per una durata di circa 7 giorni, dal giorno precedente la comparsa dei sintomi.
Il vaccino antiinfluenzale attiva la formazione di linfociti T che sono chiamati in causa anche sulle difese del nostro sistema immunitario verso il coronavirus.
In rapporto alla importante possibilità di contagio verso le persone adulte che circondano il bambino è importante evitare la sovrapposizione eventuale di patologie provocate dai due virus qualora un soggetto, specie se anziano, possa essere contagiato sia dal virus influenzale che dal coronavirus.
Direttore Sanitario