Il Tampone Rapido per il COVID-19
Il tampone rapido è uno strumento di screening largamente usato per la diagnosi di virosi COVID 19 in atto, data la sua elevata affidabilità, con valori di sensibilità (capacità di riconoscere la positività) e di specificità (capacità di riconoscere la negatività) molto vicini al 100%.
La diffusione del Sars-Cov-2 ha modificato in maniera radicale la quotidianità di ognuno. I sintomi influenzali e parainfluenzali, tipici della stagione fredda, mettono psicologicamente in allarme la popolazione per le potenziali conseguenze a cui possono portare.
La virosi da COVID-19, infatti, presenta sintomi che spesso possono essere confusi con le sindromi influenzali: di conseguenza è spesso impossibile diagnosticare la COVID-19 grazie alla sola diagnosi differenziale.
Per questo, in caso di sospetto contatto con un altro soggetto affetto da COVID-19 o in caso di presenza di sintomi compatibili con il COVID-19, solo un tampone può essere dirimente.
Perchè il tampone rapido ai bambini e agli adolescenti
Se è vero che i bambini (e, sembra, anche gli adolescenti) si contagiano meno, e certamente si ammalano meno o comunque manifestano sintomatologie che simulano soltanto una forma influenzale, sono però a loro volta contagianti: quindi intere classi vengono messe in quarantena, e tante famiglie si preoccupano giustamente dei contagi interfamigliari specie verso le persone anziane.
Bambini e ragazzi vivono attualmente in uno stato di stress non pensabile prima degli isolamenti e delle problematiche scolastiche COVID correlate: sottoporli a tampone in caso di dubbio permette di abbreviare i tempi di isolamento riferiti alle quarantene e a far chiarezza su rapporti famigliari, tenendo ben presenti tre capisaldi:
Anche se il metodo ha una bassissima invasività, bisogna che l’operatore sanitario abbia competenze pediatriche tali da permettergli di sapersi porre nel modo giusto sia a livello tecnico che nell’approccio con il bambino e l’adolescente.
Cosa succede se…
Direttore Sanitario